Farmaci e immersione

Di Bryan Levano

I medicinali da banco sono un comune e facilmente disponibile rimedio per i piccoli malesseri che possono rovinare una vacanza di immersion. Questi farmaci sono considerati privi di importanti controindicazioni e pericoli per l'auto trattamento, a breve termine, di piccole patologie. Considerando, però la miriade di prodotti a disposizione, la scelta di quello più adatto può essere difficile. Per aumentare la confusione, in molti prodotti si trova una combinazione di due o più agenti terapeutici, come spesso capita nei prodotti contro raffreddore o allergia. I farmaci da banco che interessano comunemente i subacquei appartengono, generalmente, alle seguenti categorie: antistaminici, decongestionanti, preparati per il mal di mare, analgesici e antiinfiammatori.

ANISTAMINICI

Circa il 10-15% della popolazioni occidentale è sensibilizzata ad alcuni allergeni contenuti nell'aria, come polvere, polline, muffe. Il risultato è una risposta esagerata del sistema immunitario, la reazione allergica, che si manifesta, comunemente, come rinite allergica, che si manifesta, comunemente, come rinite allergica, allergie stagionali, o febbre da fieno. Le cellule interessate sono le mast cellule, il principale serbatoio di istamina dell'organismo. Queste cellule abbondano nella pelle, nei bronchi e nella mucosa intestinali.

Durante una razione allergica, le mast cellule rilasciano istamina ed altre sostanze, che, a loro volta, scatenano i sintomi tipici dell'allergia - rinite, starnuti, prurito, lacrimazione, tosse. Il trattamento consiste nell'uso di antistaminici, framci che indeboliscono la risposta allergica, bloccando gli effetti dell'istamina. Questi possono essere usati sia prima che durante la reazione allergica. Anche se sono normalmente, efficaci, non sono senza possibili effetti collaterali negativi, i più comuni dei quali sono: sonnolenza, secchezza delle fauci e delle mucose, annebbiamento visivo, ritenzione urinaria e tachicardia.

La sonnolenza, in particolare, dipende dall'azione di questi farmaci sul cervello e può essere aggravata, in immersione, dagli effetti narcotici tipici dell'azoto. Questo comporta un evidente rischio per il subacqueo in immersione. La reazione individuale a questi farmaci può variare: prima di utilizzare un farmaco nuovo e non conosciuto è importante provarlo in un ambiente dove eventuali effetti collaterali negativi non possono causare problemi. Un altro effetto collaterale fastidioso è la secchezza delle fauci e delle mucose, che può essere peggiorato dalla respirazione attraverso l'erogatore subacqueo. Una buona idratazione prima dell'immersione può gioviare. Succhiare caramelle dure fra le immersioni aumenta la salivazione e può alleviare il fastidio, mentre spray nasali aiuteranno a contrastare la secchezza delle mucose del naso.

Negli ultimi 10 anni, sono comparsi sul mercato nuovi agenti antistaminici non sedativi e ad azione prolungata. Questi farmaci, come la loratidina (Claritin), la cetirizina (Zyrtec), la fexofenadina (Allegra - USA), non sono preparati a base di cromolyn-sodio, che agiscono sulle mast cellule, pur non essendo antistaminici, sono invece, in libera vendita e possono essere utili. La loro azione è specifica ed impedisce il rilascio di istamina, senza gli effetti collaterali degli antistaminici, ma questi farmaci devono essere assunti prima dello sviluppo della reazione allergica e sono inutili dopo l'esposizione all'allergene.

DECONGESTIONANTI

Congestione sinusale. I farmaci utili sono i cosiddetti simapticomimetici che agiscono stimolando il rilascio di noradrenalina. Questa sostanza provoca la vasocostrizione dei vasi sanguigni del naso e riduce la congestione locale. Gli effetti collaterali più importanti, sono l'aumento della frequenza cardiaca e quello della pressione arteriosa. Questi farmaci hanno, in genere una durata d'azione breve 4-6 ore che può terminare durante un'immersione, provocando un effetto di rimbalzo, la ripresa repentina della congestione e la possibilità di barotraumi in risalita.

Potrebbe essere più prudente scegliere farmaci con minori effetti sistemici ed optare per formulazioni del tipo spray nasale, che consentono anche di evitare l'eccitabilità e la tachicardia che, frequentemente, si associano all'uso di questi farmaci. Alcuni di questi sray nasali hanno durata di azione di 8 12 ore, ma non dovrebbero essere usati troppo frequentemente e per più di tre giorni di seguito. Sviluppano infatti un effetto particolare, chiamato tachifilassi (rapida resistenza al farmaco), che provoca la necessità di dosi sempre maggiori per ottenere il risultato desiderato.

Una soluzione innocua può essere quella degli spray salini, che possono essere usati quando si vuole e non provocano tachifilassi. La pseudoefedrina è una sostanza presenete in molti comuni decongestionanti nasali in spray o gocce, frequentemente utilizzati dai subacquei. Studi recenti ne hanno evidenziato la notevole efficacia, quando viene assunta 30 minuti prima dell'immersione.

PREPARATI PER IL MAL DI MARE

Sfortunatamente il mal di mare, una volta iniziato, può difficilmente essere interrotto. Il farmaco, deve, di norma essere assunto prima di salire in barca. Tutti i preparati da banco sono derivati antistaminici ed hanno gli effetti sedativi, potenzialmente rischiosi in immersione, di cui si è parlato prima. Molti sub conoscono bene i cerotti alla scopolamina (Transcop). Questi cerotti devono essere applicati almeno quattro ore prima di imbarcarsi, per avere una buona efficacia. I possibili effetti collaterali: sonnolenza e confusione mentale, anche se generalmente non molto evidenti, possono essere particolarmente importanti per un sub.

TRANSCOP

Di Edward D. Thalmann

La prassi della US Navy Experimantal Diving Unit (NEDU), prima di approvare questo farmaco per un sub, è che questi debba essere il cerotto per 24 ore, senza immergersi , per poi avere un colloquio con un ufficiale medico, per escutere ogni effetti collaterale indesiderato prima dell'immersione. Una volta approvato, il cerotto deve essere posto in sede quattro ore prima di imbarcarsi, ma in seguito, può essere usato anche durante le attività di immersione. L'unico problema è che, a volte, il cerotto si stacca e il distacco non viene notato fino a che non insorgono i sintomi di mal di mare.

Prima di approvare l'uso la marina ha completato uno studio nel quale alcuni sub, durante una immersione in saturazione a 18 metri per 5 giorni, hanno indossato il cerotto medicato o un placebo, senza essere a conoscenza della natura reale del farmaco contenuto nel cerotto indossato. I sub sono stati sottoposti a numerosi test psicometrici e psicomotori durante l'immersione, incluso l'obbligo di annotare qualsiasi effetto strano o particolare. Non è stata riscontrata alcuna significativa differenza di performance fra i due gruppi e la conclusione dello studio è stata che una moderata esposizione a pressione non è in grado di aumentare la probabilità di effetti collaterali negativi in immersione.

Vi sono comunque, alcuni individui particolarmente sensibile alla scopolamina, per i quali il Transcop non è indicato. In tutti i casi è opportuno e consigliabile indossare il cerotto per almeno 24 ore, a secco ed in ambienti nei quali eventuali effetti negativi non siano rischiosi. Se tutto va bene, allora si potrà usare il cerotto anche in immersione.

TRATTAMENTI NON FARMACOLOGICI PER IL MAL DI MARE

Esistono anche trattamenti non farmacologici che hanno un discreto risultato, come i braccialetti Seaband o simili. Questi rimedi funzionano con il principio della acupressione, attraverso la stimolazione del punto Neiguan, situato tre dita sopra la piega del polso, sul lato palmare, fra i due tendini flessori centrali. I braccialetti elastici hanno un bottone plastico che comprime il punto Neiguan. In alcuni casi la stimolazione di questo punto di acupressione può arrestare la nausea anche dopo la sua insorgenza.

FARMACI ANALGESICI E ANTI INFIAMMATORI ORALI DA BANCO

Questi farmaci sono divisi in tre grandi categorie, l'acetaminofen ed il paracetamolo, i salicilati ed i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). In caso di trauma o lesione, l'organismo produce prostaglandine, sostanze attive, multifunzionali, che agiscono in tutto il corpo e sono i mediatoti dell'infiammazione (gonfiore, rossore) e del dolore. I salicilati ed i FANS inibiscono la produzione di prostaglandine ed alleviano il dolore e l'infiammazione. Gli effetti collaterali più frequenti sono nausea e ulcerazioni gastro-intestinali.

Dosi elevate di aspirina possono anche causare tinnito (fischio alle orecchie) e sanguinamento. A parte questi effetti collaterali, il motivo stesso per cui il farmaco viene assunto può essere la vera controindicazione all'immersione. Per di più, l'assunzione di farmaci con potere analgesico può mascherare un'eventuale Patologia da decompressione fino a diverse ore dopo l'emersione.

FOTOSENSIBILIZZAZIONE DA FARMACI

Molti non sanno che alcuni farmaci possono aumentare la sensibilità delle pelle ai raggi ultraviolenti A e B della luce solare o provocare fotoallegie e fototossicità, che non è una reazione allergica, che si può manifestare come un eczema e si può anche diffonder alle zone non esposte alla luce. Più comune è la fototossicità, che non è una reazione allergica, ma una situazione in cui il farmaco assorbe la radiazione ultraviolenta e ne scarica l'energia nella cute, provocando danno cellulare locale. Entrambi i tipi di reazione possono aver luogo immediatamente o con ritardo.

Come ci si può proteggere, se si è costretti ad assumere il farmaco fotosensibilizzante? Il consiglio migliore è di evitare o limitare l'esposizione al sole. Gli schermi solari possono dare una certa protezione, ma la maggior parte blocca solo gli ultraviolenti B, mentre sono le radiazioni di tipo A quelle più frequentemente coinvolte nei fenomeni di fotosensibilizzazione. Il biossido di titanio è in grado di bloccare sia gli UVB che gli UVA, mentre sono da evitare gli schermi solari che contengono ingredienti quali: bergamotto, sandalo, benzofenoni, PABA, cinnamati, salicilati, antanilati, PSBA, mexenone e oxybenzone, sostanze che, esse stesse, possono provocare fotosensibilizzazione.

ADDITIVI NUTRIZIONALI E PRODOTTI NATUARLI O OMEOPATICI

Bisognerebbe prestare una certa attenzione a questi prodotti, troppo spesso considerati naturali e, pertanto, non pericolosi. Le azioni e le interazioni fra queste sostanze sono spesso sconosciute, così come eventuali interazioni con altri farmaci ed il comportamento sotto pressione. Specie se la sostanza non è ancora ben nota a chi la usa, è sempre consigliabile una grande attenzione e la massima cautela.

CONCLUDENDO

Prima di usare un farmaco durante un'immersione, provatelo per familiarizzarvi con gli eventuali effetti collaterali indesiderati. Questo è particolarmente importante per quei farmaci che possono provocare sonnolenza. In caso di dubbio consultate il vostro medico o chiamate il DAN.