Come identificare i sintomi di PDD quando si sa che i sub, tipicamente, li negano o li nascondono?
Un quesito di un partner non subacqueo di sub.
Non esiste una combinazione precisa e ricorrente di sintomi che indichi le numerose forme di PDD, ma ci sono alcuni sintomi e segni che dovrebbero mettere in allarme, quando si presentino dopo un'immersione. I due sintomi più comuni sono il dolore e l'intorpidimento di un arto. Il dolore può essere descritto in vari modi e può essere di intensità e distribuzione variabile.
Normalmente è a carico della articolazioni maggiori, ma può essere solo di tipo muscolare. In genere è presente a riposo e può ma non sempre, peggiorare con il movimento. Intorpidimento o formicolii (parestesie) indicano una varietà di sensazioni anormali, generalmente limitate alla pelle, spesso descritte in modo vago e indefinito e che comportano una perdita di sensibilità precisa , della capacità di distinguere, al contatto con la cute, oggetti acuti e smussi. La sensazione è quella di avere un arto addormentato, di avere subito un colpo, di avere l'arto costretto da una fascia, oppure freddo, caldo, gonfio o pesante. Spesso il dolore si associa a questi altri sintomi.
Altri sintomi comuni, spesso associati alla PDD, sono il prurito, il mal di testa, il senso di vertigine, la debolezza un senso di spossatezza estrema, la nausea. Tutti questi sintomi possono comparire da soli o in varie combinazioni. Stanchezza e prurito sono normalmente considerati sintomi lievi e possono rispondere bene al primo soccorso con ossigeno. Il dolore articolare viene da alcuni considerato un sintomo lieve, ma richiede sempre la terapia iperbarica. Segni più preoccupanti sono la debolezza, l'instabilità nella stazione eretta e i disturbi della vescica-, in questi casi si deve supporre che ritratti di PDD fino a prova contraria da parte di medici esperti in medicina subacquea e iperbarica. Il sintomo più comune della PDD, però, e la sua negazione da parte della vittima.
Questo può essere dovuto, in parte al fatto che i sintomi, sono spesso, vaghi e simili a quelli di altre affezioni comuni ed il sub non vuole chiedere aiuto ed essere preso per uno che si agita per niente. Alcuni però, semplicemente rifiutano di ammettere, a se stessi e ad altri, che si tratti di PDD, e ritardano la richiesta di aiuto e cure fino a quando si rendono conto che i sintomi non scompaiono, o peggiorano e che non gli resta altra scelta. Un commento normale è che sono state rispettate le tabelle, che si tratta di un'immersione fatta tante altre volte senza problemi o che nessuno dei compagni di immersione sta male.
Altre incertezze riguardano il tempo di insorgenza dei sintomi. Circa la metà dei casi si manifestano entro i primi 30 minuti dall'emersione ed il 95% di tutti i casi entro le prime 24 ore. In queste situazioni è essenziale che il sub venga esaminato da un medico, con la consulenza telefonica degli esperti de DAN, ogni volta che è possibile. Questo è essenziale,perché non è corretto, eticamente e tecnicamente, di porre diagnosi precise unicamente al telefono.
Linee guida per i medici non esperti in medicina subacquea ed iperbarica (da mostrare ai medici di primo soccorso in caso di bisogno). Sintomi di patologia da decompressione: se, dopo un'immersione, un subacqueo presenta dolori muscolari o articolari, eruzioni cutanee, disturbi uditivi o vestibolari, disturbi visivi, anormalità dello stato di coscienza o delle funzioni mentali, alterazioni cerebellari, anomalie neuro-sensoriali o neuro-motorie, alterazioni della forza muscolare, disturbi sfinterici, considerare la Patologia da Decompressione nella diagnosi differenziale. Per un consiglio diagnostico o nell'organizzazione del trattamento, telefonare al DAN Europe (in Italia 1678-24080, h24: da tutto il mondo +41.1.14 14h su 24). Se si sospetta un incidente da immersione e non si è esperti in medicina subacquea, prima di telefonare al DAN, raccogliere le seguenti informazioni:
Linee guida di identificazione rapida della PDD per i non subacquei. Sintomi Post immersione:
Se sospettate che il vostro partner possa soffrire di una forma di PDD, telefonate al DAN Europe (in Italia 1678-24080, h24: da tutto il mondo +41.1.14 14h 24).
La causa principale dell'EGA è la sovradistensione polmonare causata da un eccesso di sovrapressione nel polmone durante la respirazione polmonare a pressione positiva o dalla mancata espirazione dei gas in espansione durante la risalita da un'immersione. Questo può avvenire per diversi motivi: apnea volontaria o involontaria, ostruzioni bronco-polmonari, broncospasmo, eccesso di secrezioni mucose bronchiali, litiasi bronchiale. La sovrappressione polmonare scatena una risposta fisiopatologia rapida e complessa.
Generalmente questo non comporta, anche se può accadere, una rottura degli alveoli polmonari, quanto piuttosto una distensione del polmone che rende posibile alle bolle di gas il passaggio attraverso la trama del sottile tessuto alveolare iper-disteso, fino ad incontrare i vasi sanguigni polmonari adiacenti e penetrarvi. In questo modo le bolle raggiungono il cuore sinistro e la circolazione arteriosa generale. Alcune di queste bolle- anche la maggioranza-possono raggiungere il cervello, con effetti immediati e drammatici, come nel caso in questione.
I trattamento deve comprendere il rapido intervento e la somministrazione di ossigeno al 100%. La vittima può essere incosciente, in preda a convulsioni o in arresto cardio-respiratorio e dovrebbe essere immediatamente trasportata al più vicino ed adeguato luogo di cura per una prima valutazione e per la stabilizzazione, quindi al più presto, verso un centro iperbarico. In situazioni di particolare gravità, l'EGA può provocare la rapida morte del subacqueo. La rapidità del trattamento è essenziale e può condizionare la completa guarigione . L'immediatezza dell'instaurazione di RCP , se necessaria e della somministrazione di ossigeno 100%, sono essenziali. In questi casi. Maggiore è la necessità della "civilizzazione", maggiore è la necessità di un'adeguata preprazione e pianificazione d'emergenza.